Responsabile della sede di San Benedetto del Tronto e dell'Aquila
PROGRAMMA
14.00-15.00 Accoglienza partecipanti, distribuzione di materiale informativo e visita della scuola.
15.00-16.00 Lezione simulata: un didatta della scuola presenterà alcuni dei principali strumenti della psicoterapia cognitivo-comportamentale, simulando una parte di lezione di didattica prevista nel primo anno di corso. L’obiettivo è quello di fornire una configurazione diretta degli strumenti operativi che la scuola fornisce per la pratica clinica psicoterapeutica.
16.00-17.40 Attività laboratoriali di esercitazione esperienziale con i partecipanti sui contenuti didattici presentati nella lezione simulata, coordinati da un didatta ed un codidatta della scuola. La finalità è quella di promuovere la familiarizzazione con i contenuti proposti poi nell’iter di specializzazione e con il metodo di apprendimento fondante il percorso formativo del learning by doing.
17.40-18.00 Debriefing sulle attività condivise con spazio per i quesiti.
18.00-19.00 Presentazione della scuola a cura della dott.ssa Clarice Mezzaluna, Responsabile di sede
IL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA
Il corso di specializzazione è progettato per insegnare competenze diagnostiche e di concettualizzazione clinica fini che consentano di applicare in modo accurato e flessibile le tecniche cognitivo-comportamentali sia classiche che di nuova generazione. Il nostro obiettivo è formare psicoterapeuti che siano capaci di integrare le conoscenze della letteratura scientifica, le competenze nell’applicazione delle tecniche e la sapienza nel gestire la relazione con i pazienti anche difficili.
CARATTERISTICHE DELLA SCUOLA
Le scuole del gruppo Studi Cognitivi si caratterizzano per un forte impianto clinico e scientifico. L’approccio clinico è cognitivista in modo compiuto nei primi due anni (Ellis, Beck, Kelly, Clark, Wells, Salkovskis e molti altri) mentre nel secondo biennio si insegna un approccio integrato che deriva dalle linee di intervento per i pazienti difficili generate dagli sviluppi recenti della tradizione cognitivo-comportamentale (Young, Linehan) e psicodinamica (Fonagy, Kernberg e Clarkin, Mitchell e la psicanalisi relazionale). Si insegnano inoltre altre tecniche quali Libet, EMDR, Mindfulness, ACT, tecniche di gestione della ruminazione, del rimuginio e così via.
Le scuole del gruppo Studi Cognitivi si caratterizzano per:
- Una grande attenzione per la psicodiagnosi che deve essere corretta sia dal punto di vista del colloquio clinico che dal punto di vista della testistica, sia psichiatrica che psicologica che cognitiva. L’importanza data a una psicodiagnosi corretta è premessa fondamentale per l’organizzazione del progetto clinico e psicoterapeutico e per l’integrazione tra diverse figure professionali: lo psichiatra, lo psicoterapeuta individuale, l’invio in doppio setting ai gruppi, ecc.
- Una forte spinta a costruire un gruppo di ricerca di livello internazionale perché la formazione degli allievi sia costantemente informata non solo dalla competenza clinica dei didatti, ma dalla vicinanza al pensiero scientifico sulla clinica. Il gruppo Studi Cognitivi ha ad oggi più di 100 pubblicazioni su riviste internazionali referate, come Psychological Medicine, Behaviour Research and Therapy e molte altre. Gli allievi interessati possono interagire con il gruppo ricerca, ma soprattutto vi è una relazione di interazione tra pensiero clinico, conduzione della psicoterapia e conoscenza della ricerca sulla psicoterapia.
- La presenza di alcune figure di spicco del cognitivismo italiano che insegnano ogni anno portando le loro competenze teoriche e cliniche (Cristiano Castelfranchi, Antonio Semerari, Giovanni Maria Ruggiero, Sandra Sassaroli e tanti altri).
- Una forte tendenza a divenire luogo privilegiato di iniziative cliniche, culturali, scientifiche, del web che coinvolgano gli allievi dal punto di vista della ricerca e della clinica, della psicodiagnostica, delle attività extra scolastiche e che contribuiscano alla loro professionalizzazione come psicoterapeuti. Alcuni esempi possono essere: il progetto Pro-Youth sulla prevenzione online dei disturbi alimentari; “State of Mind”, il webjournal che sta rivoluzionando il modo di fare informazione nell’area della psicologia; le supervisioni; la scrittura di articoli scientifici; l’assistere ai gruppi clinici di skill training o alla psicodiagnostica e l’organizzazione di congressi e tante altre attività.