Formulazione condivisa del caso
Negli ultimi anni la formulazione condivisa del caso è sempre diventata un argomento significativo per l’attività clinica e scientifica di Studi Cognitivi. Si tratta di un intervento classico del repertorio psicoterapeutico cognitivo comportamentale. Sebbene sempre considerata importante, il suo approfondimento teorico è stato tuttavia sottovalutato rischiando di ridurla ad accorgimento tecnico.
Oggi è concepita come principale strumento operativo degli approcci cognitivi, mossa con cui un terapeuta gestisce l’intero processo psicoterapeutico. L’idea è che, nell’approccio cognitivo la formulazione del caso incorpori sia gli interventi cognitivi specifici del trattamento che le componenti non specifiche, come la negoziazione dell’alleanza terapeutica e la gestione della relazione terapeutica. La condivisione della formulazione del caso è strettamente innestata ai principi teorici dell’analisi funzionale dei comportamenti disadattivi e alla possibilità di intervenire ristrutturando in collaborazione consapevole con il paziente gli stati mentali disfunzionali.
Inoltre, Studi Cognitivi ha promosso lo sviluppo e la validazione di una procedura di formulazione condivisa del caso denominata Life Themes and Plans: Implications of Biased Beliefs Elicitation and Treatment (LIBET; Sassaroli et al. 2017a, 2017b) che integri gli aspetti cognitivi classici elaborati da Beck delle credenze sul sé e delle strategie di fronteggiamento ridefiniti in termini di temi e piani con aspetti evolutivi, come l’accertamento dell’apprendimento dei temi nella storia di vita del paziente, e processuali, come la necessità e l’incontrollabilità dei piani.
I Centri di Ricerca di Studi Cognitivi hanno esplorato negli anni il rapporto tra formulazione condivisa del caso, interventi specifici del trattamento cognitivo comportamentali e fattori aspecifici tra cui alleanza e relazione terapeutica e hanno prodotto una pubblicazione collettiva cin cui si discutevano questi temi (Ruggiero, Caselli & Sassaroli, 2021) e hanno prodotto i primi studi di validazione empirica della procedura di formulazione condivisa del caso LIBET (Sassaroli, Pepe, Mansueto, Palmieri, Veronese, Caselli, & Ruggiero, 2021)

Ruggiero, G. M., Caselli, G., Sassaroli (2021). Trento: Erickson

A. Scarinci, R. Lorenzini, C. Mezzaluna (a cura di) (2020) Franco Angeli

Ruggiero, G. M., Caselli, G., Sassaroli (2020) Cham, Switzerland: Springer
Sassaroli, S., Caselli, G., Mansueto, G., Palmieri, S., Pepe, A., Veronese, G., & Ruggiero, G. M. (2021). Validating the Diathesis–Stress Model Based Case Conceptualization Procedure in Cognitive Behavioral Therapies: The LIBET (Life Themes and Semi-Adaptive Plans—Implications of Biased Beliefs, Elicitation and Treatment) Procedure. Journal of Rational-Emotive & Cognitive-Behavior Therapy, 1-39.
Ruggiero, G. M., Caselli, G., & Sassaroli, S. (2019). Risposta ai commenti su ‘Laicizzare la relazione terapeutica in psicoterapia cognitivo-comportamentale: la formulazione condivisa del caso. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 25(1), 101-105.
Ruggiero, G. M., Caselli, G., & Sassaroli, S. (2018). Laicizzare la relazione terapeutica in psicoterapia cognitivo-comportamentale: la formulazione condivisa del caso. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale – Vol. 24 – n. 2, pp. 203-222.
Sassaroli, S., Caselli, G., Redaelli, C., Ruggiero, G.M. (2017). Procedure e protocollo di terapia LIBET – prima parte: le procedure ABC-LIBET, laddering e disputing. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 23, 73-92.
Sassaroli, S., Caselli, G., Bassanini, A., Ruggiero, G.M. (2017). Procedure e protocollo di terapia LIBET seconda parte: fasi del protocollo e caso clinico Antonia A. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 23(3).
Sassaroli, S., Caselli, G., Ruggiero, G.M. (2016). Un modello cognitivo clinico di accertamento e concettualizzazione del caso: Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment (LIBET). Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 22, 183-197.
Ruggiero, G. M., Sarracino, D., McMahon, J., Caselli, G., & Sassaroli, S. (2016). Practicing REBT in Italy: Cultural Aspects. Journal of Rational-Emotive & Cognitive-Behavior Therapy, 1-11.
Sassaroli, S., Romero, L., Ruggiero, G.M., Frost, R. (2008). Perfectionism in depression, obsessive compulsive disorder and eating disorders. Behaviour Research and Therapy, 46, 757-765.
Apparigliato, M., Ruggiero, G. M., Sassaroli, S. (2007). Il Perceived Criticism Inventory (PCI): un nuovo strumento di valutazione del criticismo genitoriale. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 13, 275-300.
Sassaroli, S., Ruggiero, G.M. (2005). The role of stress in the association between low self-esteem, perfectionism, and worry, and eating disorders. International Journal of Eating Disorders, 37, 135-141.
Apparigliato, M., Ruggiero, G. M., Sassaroli, S. (2004). Il criticismo: un’analisi cognitiva. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 10, 197-210.
Rebecchi, D., Caselli, G., Gemelli, A. (2017). Un contributo alla terapia cognitiva standard: il modello LIBET. In D. Rebecchi e P Vinai (a cura di), Psicoterapia Cognitiva della Coppia. Milano: Raffaello Cortina Editore. pp. 127-140.