
I disturbi d’ansia e gli interventi innovativi della terapia cognitiva – Lectio Magistralis
Lectio Magistralis sui disturbi d’ansia – obiettivi e contenuti
Imparare a riconoscere i diversi tipi di disturbi d’ansia, migliorare la conoscenza dei principi di terapia cognitiva nel nostro territorio, promuovere le attività dell’associazione rivolte alle persone che soffrono di disturbi d’ansia e i loro familiari. Definizione di ansia, trattazione delle principali forme di disturbo d’ansia, i fattori patogenetici comuni, i principi della terapia cognitiva e l’efficacia basata sull’evidenza scientifica.
Docente: Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
[button-blue url=”https://studicognitivi.it/mestre/wp-content/uploads/sites/21/2017/02/Locandina-Trieste-Evento-Ansia.pdf” target=”_self” position=”left”]LOCANDINA EVENTO[/button-blue]
Ansia e disturbi d’ansia
L’ ansia è l’emozione provata di fronte a una sensazione di minaccia reale (es. minaccia alla persona) o figurata (es. minaccia all’autostima). È una risposta normale e innata di attivazione, caratterizzata da un aumento della vigilanza e dell’attenzione che ha l’obiettivo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito predisponendoci a una risposta di attacco o fuga.
L’ansia può essere fisiologica oppure patologica. L’ansia fisiologica ci prepara ad affrontare in maniera adattiva una possibile situazione difficile mentre l’ansia patologica è disfunzionale perché, essendo persistente e intensa, interferisce con la nostra prestazione, e può essere associata a eventi neutri, che non sono realmente pericolosi.
Trattamento dell’ansia
Il trattamento elettivo per la cura dei disturbi d’ansia è la psicoterapia cognitivo comportamentale, che può essere associata a un trattamento farmacologico.
I farmaci maggiormente utilizzati come rimedi per l’ansia volti a tenere sotto controllo i sintomi sono:
- gli antidepressivi SSRI;
- gli ansiolitici;
- i beta bloccanti per la gestione di particolare sintomi fisici dell’ansia.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale mira a eliminare o ridurre i sintomi dell’ansia e a raggiungere un adeguato adattamento dell’individuo all’ambiente utilizzando tecniche comportamentali e tecniche di ristrutturazione cognitiva. In particolare nel panorama delle psicoterapia dell’ansia di stampo cognitivo comportamentale si distinguono due approcci principali volti a combattere l’ansia: la terapia metacognitiva e la terapia cognitiva standard.
Terapia metacognitiva (MCT)
La terapia metacognitiva si focalizza sui fattori che contribuiscono allo sviluppo del disturbo d’ansia, tra cui:
- le credenze negative riguardo al fatto che il rimuginio sia pericoloso e incontrollabile;
- le credenze metacognitive positive riguardo all’utilità del rimuginio che viene visto come una modalità di coping efficace;
- alcuni aspetti comportamentali come i tentativi di evitare il rimuginio e di controllare i propri pensieri.
Terapia cognitiva standard (CBT)
La terapia cognitiva standard si focalizza sull’intolleranza dell’incertezza e mira a ridurre l’ansia e il rimuginio aiutando i pazienti a migliorare la capacità di tollerare, affrontare e accettare l’inevitabile incertezza della quotidianità (Dugas & Robichaud, 2007). Le strategie e le tecniche utilizzate includono, per esempio, i training di consapevolezza dei propri stati ansiosi, le esposizioni in vivo e immaginative, le ristrutturazioni cognitive delle credenze irrazionali (pensiero catastrofico, bisogno di controllo, intolleranza dell’incertezza, timore di commettere errori o perfezionismo patologico, autovalutazione negativa, intolleranza delle emozioni, eccessivo senso di responsabilità) e gli esercizi di problem-solving.