I disturbi d’ansia e gli interventi innovativi della terapia cognitiva – Lectio Magistralis

Modalità

Lectio Magistralis sui disturbi d’ansia – obiettivi e contenuti

Imparare a riconoscere i diversi tipi di disturbi d’ansia, migliorare la conoscenza dei principi di terapia cognitiva nel nostro territorio, promuovere le attività dell’associazione rivolte alle persone che soffrono di disturbi d’ansia e i loro familiari. Definizione di ansia, trattazione delle principali forme di disturbo d’ansia, i fattori patogenetici comuni, i principi della terapia cognitiva e l’efficacia basata sull’evidenza scientifica.

Docente: Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.

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I disturbi d'ansia e gli interventi innovativi della terapia cognitiva - Mestre 23 febbraio 2017 -

Ansia e disturbi d’ansia

L’ ansia è l’emozione provata di fronte a una sensazione di minaccia reale (es. minaccia alla persona) o figurata (es. minaccia all’autostima). È una risposta normale e innata di attivazione, caratterizzata da un aumento della vigilanza e dell’attenzione che ha l’obiettivo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito predisponendoci a una risposta di attacco o fuga.

L’ansia può essere fisiologica oppure patologica. L’ansia fisiologica ci prepara ad affrontare in maniera adattiva una possibile situazione difficile mentre l’ansia patologica è disfunzionale perché, essendo persistente e intensa, interferisce con la nostra prestazione, e può essere associata a eventi neutri, che non sono realmente pericolosi.

Trattamento dell’ansia

Il trattamento elettivo per la cura dei disturbi d’ansia è la psicoterapia cognitivo comportamentale, che può essere associata a un trattamento farmacologico.

I farmaci maggiormente utilizzati come rimedi per l’ansia volti a tenere sotto controllo i sintomi sono:

  • gli antidepressivi SSRI;
  • gli ansiolitici;
  • i beta bloccanti per la gestione di particolare sintomi fisici dell’ansia.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale mira a eliminare o ridurre i sintomi dell’ansia e a raggiungere un adeguato adattamento dell’individuo all’ambiente utilizzando tecniche comportamentali e tecniche di ristrutturazione cognitiva. In particolare nel panorama delle psicoterapia dell’ansia di stampo cognitivo comportamentale si distinguono due approcci principali volti a combattere l’ansia: la terapia metacognitiva e la terapia cognitiva standard.

Terapia metacognitiva (MCT)

La terapia metacognitiva si focalizza sui fattori che contribuiscono allo sviluppo del disturbo d’ansia, tra cui:

  • le credenze negative riguardo al fatto che il rimuginio sia pericoloso e incontrollabile;
  • le credenze metacognitive positive riguardo all’utilità del rimuginio che viene visto come una modalità di coping efficace;
  • alcuni aspetti comportamentali come i tentativi di evitare il rimuginio e di controllare i propri pensieri.

Terapia cognitiva standard (CBT)

La terapia cognitiva standard si focalizza sull’intolleranza dell’incertezza e mira a ridurre l’ansia e il rimuginio aiutando i pazienti a migliorare la capacità di tollerare, affrontare e accettare l’inevitabile incertezza della quotidianità (Dugas & Robichaud, 2007). Le strategie e le tecniche utilizzate includono, per esempio, i training di consapevolezza dei propri stati ansiosi, le esposizioni in vivo e immaginative, le ristrutturazioni cognitive delle credenze irrazionali (pensiero catastrofico, bisogno di controllo, intolleranza dell’incertezza, timore di commettere errori o perfezionismo patologico, autovalutazione negativa, intolleranza delle emozioni, eccessivo senso di responsabilità) e gli esercizi di problem-solving.

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