
Migrazione e migranti – Problemi psicologici e clinici legati alla migrazione e alla globalizzazione
Corso rimandato a data da destinarsi
Descrizione del seminario su migrazione e migranti
Il seminario si propone di approfondire le problematiche psicologiche, cliniche e sociali legate all’immigrazione. Le difficoltà di adattamento alla società e alla cultura del paese in cui si immigra, il dolore del distacco dal paese e dalla società da cui si emigra, le eventuali conseguenze cliniche delle esperienze di immigrazione possono essere comprese utilizzando concetti psicologici, sociologici e antropologici e gestiti con interventi psicoterapeutici e sociali mirati. Sia la psicoterapia transculturale che tutte le discipline della psicologia postcoloniale sono in espansione; esse rappresentano quell’interfaccia di confronto tra mondi che occuperà almeno le prossime generazioni di terapeuti. Alla ricerca di risposte a bisogni concreti di chi è in viaggio per realizzare sogni altrettanto concreti, si evidenzia la necessità di una nuova esperienza e competenza terapeutica.
Docenti
- Bianca Silvani
- Carolina Redaelli
- Giovanni Maria Ruggiero
- Shahid Muhammad
Programma
Sabato 18 febbraio ore 10.00 – 13.00
Mediazione culturale
Dott. Shahid Muhammad – Specializzato in tecniche di motivazione dei migranti e in risorse umane
Analisi socio-culturale della popolazione soggetta al processo di migrazione, urbanizzazione, creolizzazione; esplorazione delle difficoltà pratiche e culturali del migrante: difficoltà di comunicazione, d’integrazione, sia meramente giuridica e burocratica che culturale, con apprendimento dei diversi ruoli sociali e di genere previsti nella società del paese di arrivo; si analizzano le differenze culturali tra valori sociali e comunitari dei paesi di origine e valori individualistici dei paesi di arrivo gli stress specifici; assieme alla mediazione, il costrutto della motivazione è analizzato a fondo come strumento di base per promuovere l’integrazione.
L’obiettivo del seminario è di comprendere le differenze culturali di base dei migranti, in particolar modo dei rifugiati politici; di guidare le persone verso un integrazione che porti a una società che trovi le sue fondamenta nel rispetto e fiducia reciproci, amore, cura, educazione, utilizzando le tecniche motivazionali e di empowerment (sociale e professionale).
Sabato 18 febbraio e Domenica 19 febbraio ore 14.00 – 17.00
Tecniche di motivazione razionale emotiva (REBT) alla formazione di un senso di autonomia e auto-direzionalità e rassegna sull’efficacia dell’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR)
Dott. Giovanni Maria Ruggiero e dott.ssa Carolina Redaelli
L’obiettivo è l’apprendimento della tecnica ABC della terapia razionale emotiva comportamentale (REBT) al fine di accrescere il livello di tolleranza verso le avversità, la capacità di decatastrofizzare gli ostacoli e le difficoltà, la convinzione che gli obiettivi di vita siano delle preferenze da perseguire e non risultati garantiti e un senso di auto-accettazione incondizionata. La lezione integra qualche nozione culturale sul senso di autonomia individuale, pur nel rispetto delle diverse convinzioni culturali e religiose. Inoltre si offrirà una disanima sull’efficacia e l’applicabilità della Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), una tecnica psicoterapica di elaborazione dei ricordi traumatici che facilita la gestione emotiva e razionale dell’esperienza della migrazione.
Domenica 19 febbraio ore 10.00 – 13.00
Consapevolezza e gestione emotiva
Dott.ssa Bianca Maria Silvani – Psicologa psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, specializzata nella psicopatologia della migrazione con particolare attenzione alla categoria dei rifugiati politici.
La caratteristica psicologica del rifugiato politico è il vuoto emotivo e cognitivo: la mente perde la capacità di progettare il futuro in maniera funzionale; le emozioni sono coartate. Inoltre, nelle culture di origine dei migranti spesso non si prevede che si parli di sentimenti ed emozioni, soprattutto nel caso degli individui di sesso maschile. L’incontro propone l’addestramento alla alfabetizzazione in gruppo, utilizzando come strumenti l’ABC per ottenere sia una psico-educazione alla funzione e al significato delle emozioni e l’analisi e l’interruzione dei circoli viziosi emotivi e interpersonali.
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